IL PROGETTO
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UNO SGUARDO INSOLITO PER LUOGHI NOTI
La drammaturgia nasce dai luoghi e li trasforma in inconsueti palcoscenici.
Tra musica, danza e arte, la progettazione parte da uno studio sinestetico concepito ad hoc su un autore, su una corrente artistica o su un tema espositivo, per andare a creare racconti contemporanei al di là della loro collocazione nel tempo.
Connessioni artistiche trasversali, che esplorano inconsuete convergenze su temi fondamentali per ogni essere umano.
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UN FERTILE DIALOGO TRA LE ARTI
Il lavoro sull’interprete si basa su un approccio totalmente fisico del personaggio. Il cantante usa il corpo e la voce in un ritrovato unicum espressivo, svelando concordanze nuove tra le linee della musica, del movimento e della forma. Il gesto di un corpo dipinto, l'espressione di un volto scolpito, il cromatismo di un vocalizzo, la forza di una presa o la fragilità di un abbraccio, ci rivelano così una insolita e multiforme visione di opere immortali.
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UN LIGUAGGIO ATTUALE
La rielaborazione scenica offre allo spettatore una collocazione diversa rispetto alla dinamica palco/platea: qui lo spazio scenico è concepito intorno alle opere d’arte, coinvolgendo l’interprete e il pubblico in una relazione diretta con lo spettacolo. Condizione ideale per attrarre un target giovane, abituato a pensare e ad agire secondo un vorticoso multitasking.
UN FORMAT SU MISURA
La scelta del soggetto per la prima esperienza di Hoperance è caduta, per naturale affinità , su un cross over delle arti quale era il teatro barocco, ma il punto forte di Hoperance è la versatilità di un format che si adatta perfettamente ad ogni epoca e ad ogni stile. Un’indagine continua sulla caleidoscopica relazione tra il nostro passato, il presente che viviamo e il futuro delle nuove generazioni.